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La morte di Lucio Dalla: altri ricordi dei colleghi

La morte di Lucio Dalla: altri ricordi dei colleghi

Si moltiplicano con il passare dei minuti le reazioni della comunità artistica italiana alla morte di Lucio Dalla, stroncato da un attacco cardiaco questa mattina a Montreaux, dove solo ieri sera aveva tenuto una delle prime tappe del suo tour europeo: "Lucio, perché così lo chiamiamo tutti da sempre, senza bisogno del cognome, è stato amico e fratello di tutti quelli con cui ha lavorato, cantato o anche solo parlato", lo ricordano i Pooh, "Sempre uguale a sé stesso, sempre in equilibrio perfetto con una cultura acquisita e inventata strada facendo. Lucio è stato l'esempio più bello di chi ha saputo trasformare con leggerezza il proprio lavoro in un'arte. Lucio, con la sua continua voglia di stupire e la sua involontaria capacità di piacere al mondo". "Mio padre a sette anni mi fece ascoltare, durante un viaggio in auto 'Ma come fanno i marinai'. Ho capito qualche anno dopo che uno di quei  marinai 'mascalzoni ed imprudenti con la vita nei calzoni e col destino in mezzo ai denti sotto la luna puttana e il cielo che sorride' era proprio Lucio, e che mi avrebbe insegnato ad amare le parole e a godere della loro leggerezza e della loro profondità", ha dichiarato Niccolò Agliardi: "Un giorno gli ho chiesto se avesse idea di dove fossero finiti Anna e Marco. mi ha risposto che non aveva alcuna importanza il luogo, ma mi ha convinto quando mi ha promesso che ovunque fossero, ancora si amavano. Questo ho imparato da lui". "I primi album di Lucio hanno acceso in me il sogno di poter fare lo stesso lavoro d'artigiano. A tratti Lucio è stato un genio", è il commento del già frontman degli Estra Giulio Casale, al quale ha fatto eco Sal Da Vinci: "La musica italiana ha perso un suo accento. Addio Lucio, sei scomparso e presente". Juan Carlos "Flaco" Biondini, storico chitarrista di Guccini e sodale di vecchia data di Dalla, lo ricorda così a RaiNews24: "Grande tristezza, compiamo gli anni tutti e due il 4 marzo, e questo mi fa sentire ancora più triste. Un grandissimo cantante e artista, con una grandissima personalità: sapeva fare di tutto. La sua morte è stata un fulmine a ciel sereno. Di lui ricordo la genialità infantile, il suo continuo mettersi in gioco. Aveva un enorme talento non solo come compositore, ma anche come paroliere". Ellade Bandini, batterista di Conte e molti altri, ha dichiarato: "Non pensavo minimamente ad una cosa del genere, per Lucio. Aveva un talento unico, che molti hanno copiato, migliorando la qualità della musica italiana". Luca Carboni, per mezzo della sua pagina ufficiale di Twitter, ha fatto sapere: "Scusate il disagio che vi creo. Non me la sento. Il live di domani sera a Bologna al Numa è rimandato a venerdì 9 marzo. Per favore fate girare".

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